Che fine ha fatto il Doll Man e perché è un eroe senza superpoteri?
Il 1964 fu un anno ricco di produzioni cinematografiche memorabili, ma tra le perle nascoste emerge una serie televisiva che, pur essendo breve, ha lasciato un segno indelebile nella storia della fantascienza: “Doll Man”. Questa serie, andata in onda per soli 13 episodi, racconta le avventure di un poliziotto, David Dawning (interpretato da Basil Rathbone), che grazie a una misteriosa formula, diventa piccolo e agile come una bambola.
“Doll Man”, prodotta dalla Lippert Productions e trasmessa sulla ABC, si distingue per il suo approccio innovativo ai temi della miniaturizzazione e della giustizia. Il protagonista, Dawning, non ha superpoteri nel senso tradizionale del termine: non vola, non è invulnerabile, e non può sparare raggi laser dai suoi occhi. La sua forza risiede nella sua intelligenza, nella sua astuzia e nella sua capacità di usare la sua taglia ridotta a suo vantaggio.
La serie presentava un’ambientazione futuristica per l’epoca: una città popolata da criminali, spie e scienziati pazzi che mettevano alla prova le abilità di Dawning. Gli episodi si svolgevano in diverse location, dai quartieri poveri alle lussuose ville, dalle fabbriche abbandonate ai laboratori segreti.
L’atmosfera della serie era un mix intrigante tra suspense, azione e umorismo, grazie anche alle performance di Basil Rathbone, attore veterano noto per i suoi ruoli di villain come Sherlock Holmes nella versione cinematografica degli anni ‘30.
Episodio | Titolo | Descrizione |
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1 | “Il Mistero della Piramide” | Dawning si miniaturizza per infiltrarsi in una piramide sotterranea e sventare un piano di sabotaggio. |
2 | “La Spia del Gatto Nero” | Dawning affronta una spia nemica con l’aiuto di un gatto domestico addestrato a spionaggio. |
3 | “Il Criminale Microcosmo” | Dawning deve affrontare un avversario che ha la capacità di miniaturizzarsi come lui, creando una sfida unica e inedita. |
Il successo de “Doll Man” fu relativamente modesto, ma la serie guadagnò una forte base di fan appassionati che apprezzavano il suo concept originale e le performance degli attori. Oggi, “Doll Man” è ricordata come un precursore delle serie televisive supereroistiche moderne, mostrando come anche personaggi senza poteri sovrumani possano essere eroici e coraggiosi.
La sua storia, pur breve, ha aperto la strada a nuove visioni della fantascienza in televisione, ispirando generazioni di autori e registi con il suo mix originale di avventura, suspense e umorismo.